DolceMente al soffio di De André
Riflesso di rima... Ascolto di un viaggio
Portami con te, verso di coraggio,
conducimi al tuo fianco di dolce paesaggio...
portami lontano dal tutto, dal niente,
resta alla mia mano compagna del presente...
colora i nostri sogni, l'avvento del domani,
sorridi contro vento al viaggio che rimane
coprimi di voce donandone la rima...
a dedicarne il canto, di ciò che cuor ne stima
A te Suonatore Faber
Il tuo sorriso sarà sempre con me
arrivederci Anima fragile
ISBN 978-88-6682-508-1
FORMATO 21 x 29,7 (A4)
EDITORE Photocity Edizioni
Presentazione a Genova del 21 Dicembre 2013
DolceMente al Soffio di De André, un must per gli amanti del Cantautorpoeta e per la lettura della poesia di valore. Questo omaggio a Fabrizio De André, vede l'autrice Gioia Lomasti nuovamente accompagnata dalla prestigiosa arte di Stephen Alcorn (The Alcorn Studio & Gallery), quale gentile concessione delle molteplici linoleografie a sua cura. L'opera evince preziosi scritti a firma di Mariano Brustio, memoria storica del Faber, Norman Zoia, artista & parolista/paroliere, Alessandro Spadoni giornalista e critico letterario; inoltre a dedica dell'opera si possono carpire rilevati contributi degli scrittori Alessandro D'Angelo, Marco Nuzzo e Fabio Amato. Francesco Arena ne ha curato l'aspetto grafico di copertina, associandovi elementi figurativi all'incantevole arte linoleografica di Stephen Alcorn. Marcello Lombardo coordina la direzione d'opera e compone la bibliografia artistica dell'autrice tratteggiandone gli innumerevoli progetti e riconoscimenti ricevuti.
Linoleografie gentilmente concesse da
Stephen Alcorn - The Alcorn Studio & Gallery
DALLA PREFAZIONE
A cura di Alessandro Spadoni Giornalista e Critico Letterario
La poesia è liberazione dell'anima, capacità di andare oltre il reale per raggiungere quell'indefinita sfera del nostro essere che è l'inconscio.
È un'operazione complessa, autentica, inimitabile se condotta con l'unico fine di comprendere l'umanità nascosta in ciascuno di noi e quelle spinte interiori che ci muovono e ci rendono unici e irripetibili. È un viaggio difficile, mai sicuro, e che non sempre paga. Molti sono coloro che si sono perduti o hanno preferito rinunciare e affidarsi al tecnicismo modaiolo che oggi imperversa in ogni ambito della cultura. Pochi hanno tenuto duro con costanza e abnegazione raggiungendo il cuore più profondo del "fare poesia". Non c'è alcuna ricompensa, se non quella di aver tentato di dare un senso alle dinamiche oscure che ci circondano, di aver messo in luce quel sublime assurdo impasto di passioni, istinti, egoismi che identificano la nostra anima. In questo
Gioia Lomasti è certamente una navigatrice esperta che ha saputo unire alla melodia del verso la più profonda capacità di muoversi attraverso i gorghi dei sentimenti umani per renderli manifesti al lettore nella loro drammaticità e intensità.
L'impegno della poetessa ravennate con l'opera
DolceMente al Soffio di De André va oltre il compiacimento estetico della parola e si concentra su quella musicalità dolente e densa di significato che affonda le sue radici nella più genuina e spontanea espressione delle problematiche umane. A questo si unisce la riflessione sulla lezione del grande cantautore
Fabrizio De André che ha non solo influenzato la prosa metrica della Lomasti, ma ha anche definito l'ossatura di un pensiero poetico che si è sviluppato e concretizzato nella sua profondità di intenzione e ragionamento. Lungo il delicato fraseggio della sua poetica si scorge la "delicatezza" di un'anima che intende andare incontro all'altro, comprenderlo, amarlo. Nessun giudizio, nessuna pretesa di imporre una propria visione dell'esistenza che è sempre particolare, soggettiva, imperfetta, ma un autentico desiderio di far nascere nel lettore passioni inaspettate che le mettano in condizioni di riflettere sul proprio agire quotidiano, sui propri errori e di porvi in qualche modo rimedio. In questa azione "maieutica" di rimessa in discussione delle proprie certezze fa da sponda una padronanza assoluta del linguaggio metrico, della parola evocativa che scardina i sigilli dei nostri segreti per arrivare al nocciolo della nostra esistenza, del nostro "esserci qui ed ora" con tutte le fragilità, le differenze, le debolezze che ci caratterizzano e ci rendono così meravigliosamente umani. La lettura è diretta, rapida, ma, al tempo stesso, di sconvolgente complessità in modo tale che nulla è dato per scontato e il significato va recuperato solo al termine della lettura. Un libro che non va soltanto letto, ma afferrato nella sua autenticità, nella sua bellezza, nella sua sensibile emotività.
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